Poliambulatorio
DIAGNOSTIC CENTER

ORARI

Dal lunedì al venerdì
10.00 - 13.00 / 15.30 - 19.30
Sabato
9.00 - 13.00
RICHIEDI APPUNTAMENTO

Ti contatteremo al più presto!
Compila il form
SPECIALISTI

Scopri chi sono i nostri medici!
Maggiori informazioni
Fisioterapia
Onda d'urto radiale

Onda d’urto

Elena Di Giacomo
L’ onda d’urto radiale è un trattamento molto efficace per diverse patologie ortopediche, come tendinopatie, calcificazioni e pseudoartrosi.
autore: Dr.ssa Elena Di Giacomo
L’apparecchio emana onde acustiche ad alta energia, prodotte da un generatore, le quali si propagano rapidamente nei tessuti con una stimolazione meccanica diretta, determinando sui tessuti interessati effetti di tipo anti-infiammatorio, anti-dolorifico, anti-edemigeno, neo-angiogenetico (aumento della rete capillare locale) e vasodilatante.
L’onda d’urto genera ,tramite un proiettile mosso ad aria compressa ,un aumento brusco di pressione (pressione positiva)sulla zona da trattare, seguito da un lento ritorno alla pressione atmosferica(fenomeno della cavitazione), raggiungendo cosi una profondità massima di 6 cm, regolabile in relazione al trattamento terapeutico. Il trattamento ad onde d’urto, deve essere eseguito da personale sanitario qualificato in maniera tale da non produrre danni e ridurre gli effetti collaterali. Le indicazioni terapeutiche includono patologie sia acute(sopraggiunte da pochi giorni) che croniche ( presenti da molto tempo). 
Ottima efficacia in caso di :
1. Tendinopatie, le più frequenti si riscontrano a carico delle articolazioni elencate:
• Cuffia dei rotatori (spalla)dove i tendini più colpiti sono il capo lungo del bicipite omerale (CLB),il tendine del sovraspinato e/o il tendine del sottospinato 
• Gomito: epicondiliti (gomito del tennista) ed epitrocleiti (gomito del golfista) sono patologie spesso invalidanti e si presentano nei soggetti che compiono gesti ripetitivi.
• Ginocchio: tendinopatia rotulea, tendiniti post-traumatiche, tendinite della zampa d’oca
• Piede: tendinopatia del tendine d’achille,fascite plantare, sperone calcaneare
• Anca: Tendinopatie inserzionali a carico dei muscoli adduttori della coscia ,tendinite trocanterica 
2. Patologie ossee
• Pseudoartrosi e ritardi di consolidamento delle fratture: quando le fratture non riescono a guarire in tempi opportuni è possibile stimolare i meccanismi riparativi del tessuto osseo 
• Rizoartrosi: artrosi dell’articolazione trapezio-metacarpale della mano. 
• Necrosi asettica della testa del femore o della testa dell’omero.
• Fratture da stress
• Osteocondriti dissecanti in stadi precoci e dopo la maturità scheletrica.
• Algoneurodistrofie.
3. Patologie dei tessuti molli
• Miositi Ossificanti 
• Calcificazioni
• Rigidità articolari
• Esiti fibrotici e/o calcifici conseguenti lesioni di muscoli, legamenti, fasce
• Condrocalcinosi a livello di: gomito, anca, ginocchio
• Morbo di Dupuytren

Le principali Controindicazioni alle onde d’urto sono:
1. La presenza, nella zona da trattare, di strutture delicate( encefalo, midollo spinale, gonadi o organi cavi, polmone e intestino) che possono essere danneggiati.
2. Gravidanza
3. Terapia con Anticoagulanti Orali e gravi patologie della coagulazione del sangue(abnorme facilità al sanguinamento)
4. Infezioni dei tessuti molli o dell’osso
5. Patologie tumorali e tromboflebiti sulla zona da trattare
6. Epilessia 
7. Pacemaker o elettrostimolatori
8. Bambini e adolescenti per la presenza di cartilagine di accrescimento
Svantaggi:
• Formazione di piccoli ematomi, petecchie, ecchimosi (nei pazienti che assumono terapia antiaggregante o anticoagulante )
• riacutizzazione della sintomatologia dolorosa momentanea. È possibile assumere un antidolorifico al bisogno, mentre bisogna evitare di applicare il ghiaccio: il ghiaccio è, infatti, un vasocostrittore e questo renderebbe nulla l’efficacia della terapia.
• Dolorabilità: l’onda d’urto è un trattamento che può risultare più o meno doloroso, in base alla capacità del soggetto di sopportare il dolore, in relazione alla zona da trattare(maggiore è la vicinanza al tessuto osseo maggiore è il fastidio provocato) e a seconda della patologia da trattare.
• Efficacia non immediata: è necessario attendere due o tre settimane dopo il termine dell’ultima seduta del ciclo (per poter apprezzare l’effetto terapeutico)affichè i fenomeni riparativi innescati dal trattamento possano avere il tempo necessario per instaurarsi. Il numero e la frequenza del trattamento è da stabilire in base al soggetto in questione.
Vantaggi:
• Ripetibile ,Il ciclo può essere ripetuto a distanza di un mese. 
• Non invasivo e con poche controindicazioni
• Alternativa ai trattamenti chirurgici
• consente di ridurre l’uso dei farmaci anti-infiammatori e antidolorifici
• velocizza i processi di guarigione
• può essere abbinato ad altre terapie
 


DOVE SIAMO

Scopri come raggiungere il Centro Diagnostico - Poliambulatorio della Val Vibrata

RICHIEDI APPUNTAMENTO