06/07/2023 NutrizioneRESPIRO E ALIMENTAZIONESonia Trebaldi Alimentazione e Respiroautore: Dr.ssa Sonia Trebaldi Un corretto stile di vita è importante per il mantenimento dello stato di salute e della prevenzione delle malattie respiratorie croniche come Asma e BPCO. In questo il ruolo dell’alimentazione è importante, perché può contribuire correttamente e positivamente all’efficacia del trattamento delle malattie respiratorie croniche. LA DIETA MEDITERRANEA I consigli utili per una corretta alimentazione si basano sul modello della DIETA MEDITERRANEA. La dieta mediterranea per la sua ricchezza in sostanze bioattive è molto utile al soggetto affetto da asma e BPCO. Va usata in senso antiinfiammatorio e adattata nella scelta degli alimenti e nelle percentuali dei macronutrienti – proteine, lipidi e carboidrati – in base allo stile di vita del paziente, alla presenza di farmaci, allo stato gastro intestinale e alle eventuali altre patologie presenti. Alcuni alimenti per il benessere del respiro: • Acidi grassi omega 3 (pesce azzurro, semi di lino e noci); • Vitamina C, Vitamina E (agrumi, frutti rossi, olio di oliva, frutta secca); • Carotenoidi, Polifenoli e Antocianine (carote, zucca, melone, frutti di bosco, tè verde, uva); • Zinco e Selenio (Carme, pesce, uova, latticini, semi e legumi). ASMA e nutrizione La dieta mediterranea, per la sua ricchezza in sostanze bioattive, è molto utile al soggetto affetto da asma, in quanto molti nutrienti di questa dieta sono antiinfiammatori naturali. Nel porre attenzione alla propria “dieta del respiro”, fare particolare attenzione a: 1. Allergeni. Negli ultimi anni sono in aumento le allergie anche alimentari. Anche se raramente l’allergia ad un alimento causa sintomi respiratori, in alcuni casi tra i bambini è possibile che l’intolleranza ad alcuni alimenti possa provocare asma bronchiale. Verificate e aggiornate il vostro “stato allergico”. 2. Additivi. Da tempo sono di largo uso additivi nella produzione e conservazione dei cibi. Alcuni additivi potrebbero causare reazioni di ipersensibilità se si ha l’asma e favorire la comparsa di una crisi. Ad esempio, lo studio “Hypersensitivity Reaction to Food Additives” (S. Randhawa et al.) ha evidenziato che i solfiti possono provocare anche gravi crisi di broncospasmo nei pazienti con asma non controllato. L’ALIMENTAZIONE CIBI DA PREFERIRE: ◊ Cereali integrali (pane, pasta, riso, orzo, farro) ◊ Carne bianca (pollo, coniglio, tacchino) ◊ Formaggi magri (es. ricotta) ◊ Pesce azzurro e ricco di acidi grassi e omega 3 (salmone, sgombro, sardine, tonno) ◊ Legumi ◊ Frutta e verdura fresche e di stagione ◊ Frutta secca (noci, nocciole, mandorle) ◊ Olio extravergine di oliva CIBI DA LIMITARE: ◊ Carni rosse e/o trasformate (es. insaccati, salumi) ◊ Formaggi grassi e stagionati ◊ Dolci, bevande zuccherine e gassate (coca-cola, acqua tonica, succhi di frutta) ◊ Prodotti conservati, industriali e ultra-processati (alimenti in scatola, precotti, sughi pronti) ◊ Condimenti ricchi in grassi (burro, lardo, strutto, margarina, maionese, salse varie) ◊ Alimenti ricchi di sale ◊ Snack ipercalorici, merendine e alimenti da fast food ◊ Alcolici e superalcolici 1. Chili di troppo. La correlazione tra asma e obesità potrebbe avere in comune uno stato infiammatorio sistemico. Un aumento di peso è un fattore di rischio per l’asma ed è associato ad una peggiore gestione della malattia. BPCO e nutrizione La BPCO è una patologia evolutiva che espone a un rischio piuttosto elevato di malnutrizione proteico-energetica a causa di: • Inadeguati introiti di energia e nutrienti (per dispnea, sazietà precoce, anoressia secondaria a disturbi digestivi) • Aumento del dispendio energetico per incremento del costo metabolico respiratorio • Riduzione della sintesi e accelerato turnover delle proteine • Ridotta efficienza muscolare • Persistente abitudine al fumo. Una dieta bilanciata ricca di sostanze in grado di contrastare i processi patogenetici della BPCO come lo stress ossidativo, l’infiammazione, il dismetabolismo, il rimodellamento tissutale, probabilmente agendo anche a livello dei microbi intestinali, incide significativamente sul rischio di sviluppare la BPCO, sulla sua progressione clinica e sulle relative co-morbidità (compresenza di altre patologie).CategorieFisioterapiaGinecologiaNutrizioneDiagnostica VascolareOSTEOPATIAMalattie RespiratorieMicrochirurgia della manoChirurgia Della ManoUrologiaOsteoporosiFattore di rischio tumore al senoPodologiaUltimi articoliLombalgiaCERVICALGIARESPIRO E ALIMENTAZIONE